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Un business chiamato stadio

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Descrizione prodotto

Il calcio rappresenta indubbiamente lo sport più seguito e più praticato in Italia. Tuttavia, da una natura prettamente ludica, questo sport è diventato un vero e proprio business, rappresentando in questo momento la dodicesima industria del paese per giro di affari.
Le maggiori mancanze che riguardano il patrimonio esistente degli stadi sono principalmente strutturali e da questo punto di vista l’Italia è indietro rispetto agli standard europei, dove gli stadi di calcio sono impianti polifunzionali, integrati nel tessuto urbano, in cui l’evento sportivo è solo una e non l’unica attività praticabile durante la settimana.
Tuttavia, le società sportive italiane, soprattutto quelle professionistiche, che militano nel principale campionato di calcio, hanno ormai assunto la consapevolezza di un problema non più rinviabile e, infatti, negli ultimi anni molti club si sono mostrati interessati alla realizzazione di uno stadio di proprietà, che consenta un aumento dei ricavi. Purtroppo, la volontà dei club spesso si scontra con la mancanza di un’espressa normativa in materia, e soprattutto con una situazione economica sia delle squadre di calcio fortemente indebitate.
Per tale motivo la costruzione di queste opere, caratterizzate da costi molto ingenti, in questo momento, è di difficile realizzazione. Ciò nonostante è opinione ormai diffusa che il futuro delle squadre di calcio non possa prescindere dalla realizzazione di uno stadio di proprietà, necessario per recuperare competitività rispetto ai club europei.
L’obiettivo principale di tale libro è pertanto quello di fare luce su tutti quegli innumerevoli aspetti, spesso non citati o erroneamente non considerati, in grado di dimostrare: il positivo contributo che la realizzazione di uno stadio di proprietà può fornire alle società calcistiche italiane, diversificando le loro fonti di entrata e consentendo loro di recuperare la competitività persa rispetto ai principali club europei; come il project financing (“PF”) possa essere la modalità di finanziamento ottimale per la costruzione di questo tipo di infrastrutture.
All’interno, pertanto, saranno affrontati in modo approfondito i seguenti temi: l’attuale situazione degli stadi di calcio in Italia e negli altri paesi dell’eurozona, la capacità di questi impianti di diversificare i ricavi delle società calcistiche, anche grazie alla costruzione di opere ancillari, come centri commerciali, musei, cinema multisala, ecc. Saranno poi affrontati i temi concernenti le recenti tendenze nelle realizzazioni di questi impianti, in termini di segmentazione della clientela e di varietà dei servizi offerti e si cercherà di analizzare concretamente i costi necessari per la costruzione e la gestione di questo tipo d’infrastrutture.
Nel secondo capitolo sarà fatto il punto sulla situazione normativa, soffermandosi soprattutto sulla proposta di legge sugli stadi, in via di approvazione al Senato, dalla cui approvazione dipendono molti di questi progetti.
Nel terzo capitolo saranno affrontati i temi più importanti riguardanti il project financing, analizzando anche casi reali di stadi realizzati attraverso questa modalità di finanziamento.
Il quarto e ultimo capitolo sarà basato sull’analisi pratica di un business case, attraverso la redazione di un piano economico-finanziario che dimostri come la realizzazione di uno stadio di proprietà dia un contributo decisivo allo sviluppo e al miglioramento dei conti delle società calcistiche.

Titolo: Un business chiamato stadio
Autore: Antonio Alessandria;
Editore: Greenbooks editore
Formato EPUB con Digital watermarking
ISBN: 9788898006403

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