Avrete notato come, soprattutto negli ultimi anni, cibo e libri vadano felicemente a braccetto. Il fortunato e gettonato binomio ha addirittura leggittimato la nascita di un neologismo, grastroletteratura, e ha portato sugli scaffali delle librerie, tanto fisiche quanto digitali, tanti, tantissimi titoli. Ricette, cene e manicaretti diventano allora sempre più parte integrante delle storie, contribuendo alla definizione dei personaggi e degli ambienti, ma anche, e forse soprattutto, al coinvolgimento emotivo e sensoriale del lettore.

Se la letteratura gastronomica può essere considerata una tendenza degli ultimi anni non bisogna dimenticare che la cucina e la narrativa da secoli intrattengono un lungo e consolidato rapporto. Sono stati tanti infatti gli autori che hanno messo a tavola i loro personaggi, descrivendone le abitudini e i gusti e facendo del cibo un simbolo, un’allegoria, una metafora, insomma un tassello importante nell’intera trama. Come credo avrete ormai intuito oggi si parlerà di cibo e letteratura, spaziando dai grandi classici ai recenti libri di successo. Buona lettura!

Alla ricerca del tempo perdutoQuasi d’obbligo aprire la nostra carrellata di consigli con il capolavoro di Marcel Proust, il romanzo più lungo del mondo con i suoi oltre 9 milioni di caratteri, Alla ricerca del tempo perduto. Nell’opera sono molte le pagine, i personaggi e gli avvenimenti legati al cibo, uno tra tutti, il celebre episodio della petite madeleine. Basta infatti un boccone dei deliziosi dolci francesi inzuppati nel tè a far recuperare al protagonista un frammento di tempo perduto: le giornate felici dell’infanzia passate a casa della zia Leonia a Combray. È proprio il sapore ritrovato della petite madeleine a ridestare le memorie dell’infanzia del protagonista e a dare così avvio alla narrazione.

Madame BovaryPassiamo ora dalla dolce madeleine di Marcel alle tristi albicocche della “ghiotta e voluttuosa” Emma Bovary. I profumati frutti estivi diventano, nella celebre opera di Flaubert Madame Bovary, protagonisti del drammatico passo in cui la donna viene abbandonata dal suo amante, Rodolphe Boulanger, attraverso una lettera d’addio che egli le fa recapitare nasconsta sul fondo di un cestino colmo appunto di albicocche, gli stessi frutti che appena pochi attimi dopo vengono serviti a tavola dall’ignato marito Charles. Nell’intera opera di Flaubert sono molti e diversi i momenti e le immagini associati al cibo, elemento utilizzato dallo scrittore francese per definire la caratterizzazione dei suoi personaggi.

UlisseNon solo Flaubert, anche James Joyse era solito utilizzare il cibo nella descrizione dei propri personaggi. Si pensi ad esempio a Leopold Bloom, protagonista dell’Ulisse. Il trentottenne agente pubblicitario di origine ebrea fa il suo ingresso nel romanzo in un passo nel quale pietanze e cibi, reali e immaginati, vengono presentati in tutta la loro corposità accompagnata sempre dal noto simbolismo joyciano. La gola e la passione gastronomica di Leopold diventano da subito una componente fondamentale del personaggio — amante di cibi abbastanza particolari come ad esempio i rognoni e le interiora di animali — oltre che temi centrali dell’intero romanzo.

Cucina ManiaDai grandi classici della letteratura ai più attuali libri dedicati alla cucina e all’arte del mangiar bene. Partiamo con un po’ di storia in compagnia di Francesca Gissi e del suo Cucina Mania. Dire, fare, mangiare: dal Vecchio Testamento a oggi. La cucina, nata dall’esigenza più antica e connaturata all’essere umano, la sopravvivenza, a quanto pare non è mai stata così di moda. Da qui l’importanza di conoscerne la storia e le evoluzioni, perché la gastronomia è ormai ovunque, per tutti e da sempre, fa parte di noi, della nostra cultura, del nostro mondo.

Anamnesi di un cuocoDalla storia della cucina all’arte culinaria. La perfetta creazione gastronomica passa da un fondamentale passaggio: capire chi si ha davanti e quali sono le sue esigenze. Anamnesi di un cuoco, a firma di Antonio Gambaro, è un’attenta e accurata descrizione di come la cucina italiana e internazionale sia diversa a seconda di chi ci sta di fronte, mettendo in evidenza la necessità, per un cuoco di professione ma anche per chiunque si cimenti tra i fornelli, di compiere una vera e propria analisi del cliente o del commensale prima di preparare qualsiasi piatto.

In cucina con Banana YoshimotoDopo la storia e la teoria non potevano certo mancare le ricette. Nell’ebook In cucina con Banana Yoshimoto di Barbara Buganza, i temi letterari della Yoshimoto connessi alla cucina e magistralmente raccontati in romanzi quali Kitchen, Amrita e Honeymoon, vengono esplorati, approfonditi e correlati a tante squisite ricette, tutte da provare. Nel cibo condiviso si nasconde la vera essenza della felicità, perché infondo mangiare bene significa vivere bene.

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